Il 31.5% tra i 16 e i 70 anni ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale.
Stiamo parlando di D O N N E e questi sono i numeri forniti dall’Istat nei report “La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia” e “Stalking sulle donne”.
Quel 31.5% rappresenta circa SEIMILIONISETTECENTOTTANTOTTOMILA donne.
Andiamo con ordine.
La violenza sulle donne è un fenomeno purtroppo ampiamente diffuso.
Il 20.2% delle donne ha subito violenza fisica nel corso della vita; il 21%violenza sessuale, il 5,4% ha subito tentati stupri o stupri: coloro che hanno subito tentati stupri sono 746MILA, coloro che hanno subito stuprisono 652MILA.
Nelle cronache sentiamo molto nominare la parola stalking e leggi ad hoc (?!), ma leggiamo insieme i numeri: 16.1% delle donne ha subito ATTI PERSECUTORI o STALKING nel corso della propria vita, ovvero TREMILIONIQUATTROCENTOSESSANTASEIMILA donne.
Di queste, UNMILIONECINQUECENTOVENTIQUATTROMILA sono state vittime dell’ex partner; le restanti DUEMILIONIDUECENTOVENTINOVEMILA di persone diverse dall’ex partner. Inoltre le donne che hanno subito più volte gli atti persecutori sono il 15,3%, quelle che hanno subito lo stalking nelle sue forme più gravi sono il 9,9%.

- Spostiamo ora il focus sugli autori delle violenze
Il 10,6% delle donne ha subìto violenze sessuali prima dei 16 anni, molte di loro più di una volta e ripetutamente.
- Autori
Il 30.6% delle ragazze che hanno subito violenza da un familiare è stata costretta ad avere un rapporto sessuale non consensuale, nello specifico: il 7.7% da uno zio, il 7.1% dal padre, il 4.4% da un nonno e 2.7% da un fratello/sorella, fratellastro/sorellastra.
Tra le ragazze molestate il 92.6% è stata vittima di un fratello/sorella o un fratellastro/sorellastra ha subito la violenza più di una volta.
- Con chi si confidano le vittime di abusi
La maggior parte degli abusi subiti rimangono un “segreto”, un “tabù”, un “non-detto”. Il 56.3% delle violenze non trova un “dove” in cui esser lasciato, questo porta a non esplicitare le violenze subite ed il dato più allarmante riguarda gli abusi subiti da fratelli/sorelle (80.8%).
Il 26.4% delle donne vittime di violenza si confida con un familiare, alla ricerca di supporto e aiuto. In seconda battuta si rivolge agli amici amici (11.5%).
Il dato che da clinico colpisce, ma NON stupisce è che la maggior parte delle vittime NON si rivolge ad istituzioni o a servizi specializzati; solo lo 0.3% si è rivolta ad un avvocato o alle forze dell’ordine.
Questo dato ci dice quanto la politica abbia lavorato poco e male in tema di educazione di genere, educazione all’affettività; ma si è solamente limitata a provvedimenti d’urgenza, vedi leggi ridicole come quella sullo stalking.
Tra le vittime che non si sono rivolte a istituzioni o a servizi specializzati, una su due afferma di non averlo fatto perché ha gestito la situazione da sola e questo ci dice quanto la violenza di genere sia un costrutto socioculturale non vincolato al genere di appartenenza ma che abbraccia tutti gli attori della nostra vita sociale.
Al punto che una donna vittima di violenza pensi in maniera consapevole o meno di “potercela fare da sola”, perchè questo ci hanno insegnato e in questo contesto siamo nate e cresciute. Perchè quello che da donne non ci si riesce a dire è che il sessismo riguarda anche noi, il patriarcato — proprio in quanto costrutto socioculturale — riguarda anche noi e anche noi siamo vittime di idee e stereotipi di genere e anche noi abbiamo faticato (o dobbiamo faticare) per superarli.
Perché anche noi donne pensiamo “che puttana” di una donna vestita con abiti molto corti o molto aderenti.