Hai deciso di allattare e tutte le persone che hai intorno ti dicono “mangia il pollo”, “il latte fa latte”, “il brodo di pollo è miracoloso”, “i carciofi fanno acido il latte”, “i fagioli fanno aria nella pancia del bambino”, “la birra fa latte”.
Ti diranno prima di togliere i latticini, poi di reinserirli, di far attenzione a carciofi, broccoli, cavolfiori ma anche curcuma, curry e pepe.
Come se ne esce da questo labirinto? Solo in un modo.
Pensando che tutte (ma tutte tutte tutte tutte eh) queste cose prese insieme o prese singolarmente non sono vere.
Hai letto bene, nessuna di queste.
Il latte materno è un emoderivato quindi le uniche cose che davvero finiscono nel latte e che dunque nuocciono alla salute del neonato sono
Fumo
Alcol
Caffeina in grandi quantità
E allora perchè pediatri e nutrizionisti continuano a propinare alle donne in allattamento diete senza glutine, senza legumi e con un apporto proteico molto alto? Non è molto chiaro.
Una vecchia cultura medica (divenuta negli anni popolare) sostiene che l’alimentazione della mamma sia correlata con ciò che il bambino vive in termini di benessere o malessere dei primi mesi. Una volta si pensava che la causa delle coliche dei bambini (tema molto caro cui dedicherò spazio e tempo adeguato) era da ritrovare negli alimenti mangiati dalla mamma. Niente di più errato e accusatorio.
Sono davvero pochi i casi di bambini allergici ai cibi sin dalla nascita; diversi studi negli ultimi decenni dimostrano che è necessario che in gravidanza prima e in allattamento poi, la mamma assuma la dieta più variegata possibile al fine dì cominciare ad abituare il bambino alla diversificazione del cibo e al differente apporto nutritivo.
Purtroppo raramente i pediatri (e i ginecologi prima) son capaci di ascoltare e supportare le donne in gravidanza, le neo mamme e le famiglie. Come mai? Un’ipotesi è quella che sia più facile gestire una mamma preoccupata dandole a giro una dieta, alimentazione controllata togliendo e inserendo (a caso) cibi e bevande; somministrando integratori per aumentare la produzione del latte (devono ancora trovarne qualcuno che funzioni come promette nel disclaimer delle pubblicità).
Basterebbe (come buona parte delle volte in ambito di salute) ascoltare ed accogliere le difficoltà, le tristezze, le fatiche e i dubbi dei neo genitori spiegando loro quali sono le principali criticità dei primi giorni di vita del bambino, come funziona l’allattamento al seno, quali sono le accortezze da avere rispetto alla loro nuova quotidianità, suggerendo possibili strategie da mettere in atto che comprendano l’empatia, la connessione col neonato e l’osservazione di quelli che sono i suoi bisogni.
Questo approccio di medicina narrativa impone al medico di prendersi molto tempo da dedicare ai neo genitori, tempo che troppo spesso i pediatri sostengono di non avere e che “barattano” con la somministrazione di farmaci e diete.
Come posso avere una corretta alimentazione se non ho tempo neanche di fare la spesa come vorrei?
In due semplici modi
- chiedendo aiuto agli amici e parenti prossimi che verranno a trovarvi (con calma e con attenzione alla salute del piccolo e alla vostra stanchezza, poche visite di piccola durata) facendovi portare cibo sano cucinato
- aderendo ad uno degli abbonamenti di consegna a domicilio di frutta e verdura come http://www.cortilia.it , http://www.ortelia.it o solo per chi abita a Roma è attivo il servizio di http://www.zolle.it
[Una strategia potrebbe anche essere quella di far cucinare agli amici e parenti con i prodotti freschi che vi vengono consegnati ogni settimana!]