#Civediamovenerdi /22

#Civediamovenerdi               22º Appuntamento 

“Solo la famiglia, la più piccola unità della società, può cambiare e tuttavia mantenere una sufficiente continuità per i bambini che non saranno “stranieri in terra straniera”, ma troveranno radici sufficienti per crescere e adattarsi” 
                                                                                     Minuchin

Parliamo nuovamente di separazione, ma in questo caso parliamo della separazione di due genitori. Più nello specifico provo a rispondere a molte delle domande che mi arrivano da parte di genitori separati preoccupati della serenità dei figli.

Essere separati ed avere figli felici è un’assioma possibile? 

Ogni famiglia è una famiglia a sè, come terapeuta familiare osservo una costellazione multisfaccettata di ciò che vuol dire famiglia e ogni famiglia ha un suono, un movimento, una danza tutta sua. 

Le motivazioni per le quali una coppia decide di separarsi sono infinite, i modi invece per render felici e sereni i figli di una coppia genitoriale sono pochi e chiari. 

Come ogni esperienza della vita, la separazione di due genitori è per i figli un’occasione di apprendimento, quindi di crescita evolutiva. Con la separazione

i figli hanno modo di apprendere la fragilità delle relazioni, la possibilità che le relazioni finiscano. Il modo in cui avviene è cruciale per un bambino per apprendere al meglio per sé. 

Mi spiego meglio, separarsi in maniera conflittuale, triangolando un figlio tirandolo a sé, squalificando l’altro genitore, le sue abitudini, i suoi modi  di fare, pensare, lavorare, muoversi nel mondo, svilire la famiglia dell’altro genitore non aiuta un bambino a capire cosa sta succedendo ma lo spinge a scegliere a chi voler bene, da quale parte schierarsi. 

Come ci si separa? Come lo si dice ai figli? 

Una parte importante riguarda il contesto. E’ importante capire cosa succede. Chi si sta separando, per quale motivo e qual è il compromesso che trova la coppia genitoriale che sia il meglio per i propri figli. 

Cruciale è l’età dei bambini, più sono piccoli, più è necessario avere un linguaggio chiaro, semplice e trasparente. 

Il primo passo riguarda l’accordo che si trova da genitori: è necessario capire insieme chi abiterà dove, in che modalità entrambi i genitori passeranno il tempo con i propri figli e dove abiteranno i bambini. Pensando sempre e solo al benessere dei figli. 

Solo dopo aver discusso bene le modalità dell’accordo, è importante e necessario condividerlo con i bambini insieme spiegando cosa succede e cosa accadrà senza lasciare ombre sul passato o sul futuro. Facendo emergere che per entrambi la priorità sono loro e l’amore per i figli. 

Tutto questo ovviamente è necessario che venga parlato utilizzando un linguaggio adeguato al contesto, alla realtà e all’età dei piccoli perchè sia chiaro e semplice. Mettetevi a disposizione dei bambini e date loro modo di fare domande, non anticipate, non prendete parola al posto loro, ma date modo a loro di esprimere le loro emozioni e di chiedere se non hanno capito. 

Ai bambini deve essere chiaro che l’amore per loro non cambia, che i genitori possono non andare d’accordo tra di loro ma rimangono comunque genitori. 

Compito della coppia genitoriale è anche quello di creare un “fronte comune” ovvero è importante per una crescita serena del bambino restituirgli l’idea che i genitori sono un unico fronte sul quale appoggiarsi (da piccoli) e contro il quale scagliarsi (da grandi). E’ importante non dar loro modo di infilarsi nelle crepe di rancori della ex coppia coniugale, ma dar loro un’immagine coesa e di comunione di intenti. Con le proprie differenze, ma facendo sì che siano risorse e non limiti. Questo si fa prendendo decisioni condivise, e stabilendo regole valide in entrambe le case (ad esempio). 

Un pò di numeri..

Numerosi studi internazionali su grandi campioni fanno emergere che nella maggioranza dei casi i figli di una coppia separata sono più soddisfatti e hanno un dialogo migliore con i genitori se viene attuato l’ ”affido materialmente condiviso”. Questo permette ai genitori di avere entrambi pare dignità parentale e ai figli di poter sperimentare pari frequentazioni il più possibile stabili e serene. 

Non Sarà facile e non sarà ad impatto emotivo zero, ma potrete essere felici. 

Tutti. Anche se in case differenti.

Pensando sempre che in qualsiasi età vige la regola del 
mamma felice = bambino felice. 

A Venerdì,

Doc. 

[per domande, dubbi, perplessità 

v.tucci.studio@gmail.com]

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