#Civediamovenerdi /28

#Civediamovenerdi 28º Appuntamento

Prima settimana di giugno: tiriamo fuori magliette a maniche corte, scarpe aperte e abiti leggeri. 

Sarà un’estate all’insegna di “quando hai il vaccino”, “hai già fatto il richiamo?”, “ci vediamo da voi che avete il terrazzo!”. 

Sono sicura che ognuno di noi farà attenzione come ha fatto fino al giorno prima del vaccino. Che ricordiamoci che non è finita finché non è finita. 

Sono state settimane lunghe dall’ultimo appuntamento della newsletter (che si sta diradando lo so).
Dense di notizie, eventi. Alcuni bellissimi altri osceni. 

La Laiga (Libera Associazione Italiana Ginecologi non obiettori per l’Applicazione della 194) è una realtà romana, figlia dello straordinario lavoro delle Dott.sse Agatone e Grande, colleghe all’interno dell’ospedale Sandro Pertini di Roma

Ha pubblicato un’oscena mappa interattiva dove è possibile vedere (anche a colpo d’occhio) quali sono gli ospedali presenti sul territorio italiano dove è offerto il sevizio di interruzione di gravidanza. 

Nonostante sia una legge che ha 43 anni non è mai stata fornita informazione chiara, pubblica e trasparente da parte di nessun governo. Nè sui modi, né sui tempi. 

Come si legge sul post della Laiga la legge dice che ogni ospedale deve offrire i vari servizi relativi all’interruzione di gravidanza.
E’ così? No.

D quello che emerge nella ricerca della Laiga
238 ospedali fanno IVG chirurgica,
194 quella farmacologica e
VENTICINQUE ospedali non hanno voluto dichiarare la tipologia di interruzione. 

L’arrivo del Covid-19 – in questa già drammatica restrizione dei diritti delle donne – ha creato un incredibile imbuto che ha portato alcuni ospedali a trasferire i servizi per l’Interruzione Volontaria di Gravidanza presso altri ospedali (diminuendo dunque i posti letto) altri alla chiusura e basta. 

Il tutto, continua la Laiga, contro le direttive ministeriali che hanno ribadito durante tutta la prima fase della pandemia l’importanza dei servizi di IVG e di quanto debba esser considerata un servizio urgente. 

La mappa è, purtroppo, in divenire. 

Una linea guida per leggerla: quelli in rosso, stanno ad indicare dove NON SI PRATICANO i servizi di IVG. 

Ho detto più volte nel corso di questa newsletter che nessuna pandemia globale, nessun dolore, nessuna separazione può renderci migliori se migliori non vogliamo diventarci. 

Diventare la versione migliori di se stessi vuol dire anche scegliere le battaglie da portare avanti e mantenerle nonostante tutto. Diventare la versione migliore di se stessi vuol dire ascoltaretendere una mano non giudicare scelte che non sono nostre. Vuol dire offrire quel che si può offrire secondo i propri mezzi e strumenti, non sostituirci all’altro.
Se non abbiamo nulla da offrire non dimentichiamoci mai di poter offrire il silenzio ad esempio. 

Perchè nessuna donna che ha dovuto e/o voluto abortire debba ancora una volta essere guardata con disprezzo, giudizio, disgusto da nessun amico, parente, compagno, infermiere, medico. 

A Venerdì,

Doc. 

[per domande, dubbi, perplessità 

v.tucci.studio@gmail.com]

#Civediamovenerdi è una newsletter per provare a capirci qualcosa in più su cosa stiamo vivendo, su come lo stiamo facendo; per capire qual è il modo migliore per ognuno di noi di vivere ciò che lo circonda, per provare a rispondere a dubbi che emergono in questi giorni così difficili e faticosi.

Per iscriverti clicca qui http://eepurl.com/hhtN3r